TERRITORI AUTONOMI CONTRO LE FORZE OMOLOGANTI DEI MERCATI

Milano – Nella contrapposizione tra globalizzazione e nazionalismi, l’autonomia dei territori potrebbe giocare un ruolo di sintesi, purché garantisca il coordinamento e il consolidamento delle alleanze – e nello specifico del continente europeo – il miglior coordinamento dell’Unione. E’ una delle chiavi di confronto del 14esimo Festival dell’Economia di Trento. Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma, sottolinea l’importanza che questo confronto – al quale partecipano per tre giorni accademici, politici internazionali e rappresentati delle istituzioni – avvenga proprio a Trento modello virtuoso di autonomia realizzata. “Essere un territorio autonomo – ha detto – vuol dire avere radici profonde, storiche e culturali, per cercare di non omologarsi alle forze globalizzatrici che comunque ci sono nei mercati”.
Tito Boeri, direttore scientifico del Festival, condivide il ruolo di sintesi che il modello delle autonomia può avere nel ricomporre la contrapposizione tra globalismi e nazionalismi ma ne sottolinea anche il perimetro in funzione degli obiettivi. “Alcune questioni sono meglio governate a livello di coordinamento tra Stati a livello europeo – sottolinea – pensiamo per esempio alle questioni ambientali, o alla regolamentazione dei giganti del web; altre cose invece possono essere meglio gestite a livello locale: bisogna contemperare questi diversi livelli di governo”.
E proprio i possibili diversi modelli di equilibrio tra queste forme di governo saranno al centro non solo dei dibattiti tra gli economisti ma anche del. confronto politico in Europa. Il Festival dell’Economia, quindi, a pochi giorni dal voto europeo lancia da Trento i temi al centro del confronto politico e sociale dei prossimi mesi.
RED

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