PRESIDENZIALI USA: ROBERT KENNEDY JR. CANDIDATO, BIDE’(N) E IL DEEP STATE ORA TREMANO

 


Robert Kennedy Jr. scende in campo per le presidenziali americane che si svolgeranno fra un anno e mezzo, e ufficializza di fatto la fronda all’interno dello schieramento democratico. Anche fra le fila DEM, dunque, c’è chi mal sopporta le scellerate scelte, soprattutto di politica estera, avallate dall’attuale amministrazione Bidè(n) che rischiano di trascinarci dritti verso il terzo conflitto mondiale.

La notizia che, solo apparentemente può non riguardarci e che i media di regime hanno pensato bene di tenere nascosta, in realtà rischia di sparigliare letteralmente il campo, assestando il colpo di grazia definitivo alla putrida carogna mondialista e globalista che sta asfissiando e terrorizzando il mondo, con la sua arroganza e vigliaccheria. E di cui bisogna temere i pericolosi colpi di coda, dal momento che questa immonda “bestia” è agonizzante, e dunque può ancora continuare a fare del male.

Il nipote degli indimenticati fratelli John Fitzgerald e Bob Kennedy, (i cui miti evidentemente ancora sopravvivono a distanza di oltre 60 anni, dalle loro tragiche e brutali uccisioni), infatti, non solo si era distinto per aver manifestato pesanti perplessità sugli intrugli spacciati per vaccini, quando era aperta la “caccia alle streghe” a chi osava opporsi alla in(o)culazione di massa, meritandosi il solito disprezzo dei pennivendoli leccaculo di regime e di certi intellettualoidi da strapazzo e stracazzo.


Ma – cosa ben più importante – a differenza dell’attuale inquilino della Casa Bianca che è conosciuto solo per il suo essere scorreggione, massone e pedofilo, ha ben capito che gli Stati Uniti hanno sbagliato tutto, nella gestione dei delicati rapporti politici e diplomatici con la Russia negli ultimi 20-25 anni. Dalla possibilità di includere i russi nella NATO alle sanzioni che sono state loro comminate, si può ben intuire come la politica estera a stelle e strisce sia stata completamente fallimentare, per quel che concerne le relazioni con l’ex superpotenza sovietica. Sono davvero lontani i tempi in cui, a Pratica di Mare, la fine della guerra fredda era ad un passo, con la Russia che stava per entrare a far parte dell’Alleanza Atlantica. E, invece, adesso la situazione è diventata - come purtroppo abbiamo avuto modo di constatare - molto difficile e delicata, così come testimoniano le continue e reiterate provocazioni americane nei confronti della Russia.

Le promesse di un non allargamento a est della NATO fatte a Gorbaciov alla viglia del crollo del comunismo, mantenendo la sfera di influenza della Russia sulle repubbliche ex sovietiche, in realtà si sono confermate essere soltanto uno stucchevole specchietto per le allodole. Posto in essere da quello stesso Deep State che stava spingendo per la terza guerra mondiale nel 1962, quando John Fitzgerald Kennedy (fatto fuori con la complicità della CIA e della mafia italoamericana) e Nikita Kruscev sventarono con un capolavoro diplomatico, la minaccia assai concreta di un Olocausto nucleare.

E che non si è fatto certo scrupolo, di “esportare”, nel corso degli ultimi 30 anni, la democrazia a suon di bombe e guerre contro la Serbia, l’Iraq, la Libia, la Siria e l’Afghanistan. Tutti tristi e noti primati, che vanno ascritti esclusivamente sul conto dei bulli guerrafondai d’oltreoceano e dei loro sodali, fra cui ritroviamo anche la nostra, famigerata e meschina “repuibblichetta delle banane”.



Il cui unico risultato – badate bene - è stato solo quello di aver suscitato una profonda avversione da parte di quei paesi che mal sopportano l’ingerenza americana (e occidentale, in generale) nei propri affari interni.

Dovremmo esserci anche noi, in questo particolare “club” di paesi stufi delle ingerenze sovranazionali. E invece continuiamo a essere governati da autentici servi sciocchi e maggiordomi di lobby e padroni del vapore che continuano a emettere i loro diktat da oltre confine, allo scopo di soddisfare le proprie paranoie. Un trend che però Trump e – a questo punto ci viene da dire – anche Bob Kennedy, potrebbero ben presto sovvertire ripristinando un clima mondiale sicuramente più disteso di quello che stiamo vivendo, e riallacciando relazioni diplomatiche e commerciali con la Russia, di cui potremmo beneficiarne anche noi.

Tornando all’annuncio di Kennedy va sottolineato come, nel corso di alcune interviste che ha rilasciato recentemente (e i cui link troverete alla fine di questo articolo, se vorrete approfondire), abbia evidenziato come gli USA, invece di spingere per riappacificarsi con la Russia, con questa guerra per interposta procura stiano commettendo un enorme errore strategico, dal punto di vista geopolitico.

Secondo il nipote di JFK, “avremmo dovuto ascoltare Putin. Ci siamo impegnati con la Russia, con Gorbaciov, a non spostare la NATO nemmeno di un centimetro a est. Poi ci siamo entrati e abbiamo mentito". Gli USA di fatto stanno spingendo la potenza nucleare eurasiatica, fra le braccia di quella stessa Cina che detiene in pratica tutto il debito pubblico a stelle e strisce. E che potrebbe assumere il ruolo di incontrastato leader politico, militare ed economico sulla scena mondiale, per i prossimi decenni.

Kennedy inoltre ha definito in maniera corretta ed appropriata quale “colpo di stato”, la deposizione nel 2014 di Yanukovich, voluta dagli ambienti più oltranzisti del Deep State e della NATO che stanno continuando a provocare Putin, solo per trascinarci tutti verso il terzo conflitto mondiale. Così come ha osservato che “se ci comportiamo in maniera ostile contro la Russia, è naturale che poi i russi reagiscano di conseguenza”.

Insomma, concetti che ci sentiamo di appoggiare e condividere in pieno anche se – fin da tempi non sospetti – avevamo sottolineato come il vergognoso atteggiamento dell’attuale establishment americano nei riguardi della Russia, non potesse non essere foriero di conseguenze tutt’altro che positive dal punto di vista non solo geopolitico, ma anche economico come testimoniano le sanzioni, che solo noi (e non certo i russi, anzi….) stiamo pagando a carissimo prezzo da più di un anno a questa parte.

Dichiarazioni e prese di posizione che assumono un significato assai particolare, anche e soprattutto tenendo conto del servilismo e della vigliaccheria manifestate, in questi ultimi 15 mesi, dalla nostra classe politica (sia della maggioranza che dell’oppofinzione) che ormai hanno relegato questo sgangherato ridicolo paese che si chiama “itaglia”, al ruolo di zerbino e sottopancia, dell’infimo e insignificante regime nazistoide ucraino, alla cui guida c’è un pagliaccio chiamato Zelenskyi…..

 


(fonti: Jr. Robert F. Kennedy: questa è la guerra degli Stati Uniti contro la Russia — Civilians Info (civilek.info);: Robert Kennedy Jr: America needs a revolution - UnHerd).

 

Francesco Montanino

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