DISCORSI DI FINE ANNO: IL PETO PIU’ PUZZOLENTE DEL 2023

 



Come la fine e l’inizio di ogni anno, torna il nostro consueto e tradizionale appuntamento dedicato a peti, loffe e scorregge di capodanno. Il momento che coincide con il passaggio simbolico fra un anno e l’altro, lo dedichiamo da sempre alle castronerie proferite in maniera goffa e sfacciata dai nostri italici politici. Quest’anno però abbiamo deciso di ampliare la platea, inserendo anche personaggi che hanno comunque una certa rilevanza nello scenario mondiale.

Inauguriamo la rubrica, infatti, nientepopodimeno che con Bill Gates, ovvero il creatore della Microsoft che dopo aver predetto molti anni fa che una pandemia si sarebbe abbattuta sul pianeta (roba da far impallidire persino Nostradamus!), adesso torna alla carica con l’intelligenza artificiale.

Veniamo infatti a sapere che il miliardario ha dichiarato che “il 2024 sarà l’anno dell’intelligenza artificiale”: un proclama che suona quasi come una minaccia, considerando che quella che qualche sprovveduto potrebbe considerare una conquista per l’umanità, in realtà va vista come un’operazione che prosegue l’opera di sostituzione etnica intrapresa con il piano Kalergi. La demenza artificiale è un qualcosa di pericoloso e subumano perché ci mette a rischio di estinzione, così come affermano ben 350 scienziati, in un articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista “Focus” (L'intelligenza artificiale ci mette a rischio di estinzione - Focus.it). 

Del resto, dal “filantropo” che spinge per implementare i vaccini è bene diffidare e prendere le dovute distanze. Il puzzo della scorreggia da lui emanata, è però troppo nauseabondo per non destare più di un allarme. Immaginiamo lo stuolo di pennivendoli e intellettualoidi da strapazzo e di sto cazzo che si affolleranno e cercheranno di sdoganare quella che in realtà è un’immonda e indegna porcata, facendola passare per un qualcosa di sublime e mer(d)aviglioso!



Restando in tema di porcate, come non ricordarsi di ciò che da sempre è un copyright della nostra infame classe politica? Da destra a sinistra, passando per il centro e andando magari anche su e giù come in un ottovolante, ogni occasione è buona affinché ci prendano per i fondelli. Ma con il sorriso, perché sennò non staremmo certo in democrazia…

E così, fra un travestimento di Babbo Natale e una malattia in cui pare le si siano rotti gli otoliti, ecco che appare in tutto il suo fulgore natalizia la cara e immarcescibile Gioggia Meloni. Saltata la conferenza stampa di fine anno, la carciofara però ha ugualmente brindato con i soldi delle nostre sudatissime tasse che questo stato itagliano di accattoni, parassiti e fannulloni ci estorce quotidianamente. E – fra una portata e l’altra – ha anche trovato il modo di fare una telefonata al presidente mummia Mattarella, dichiarandosi estasiata dal fragore e dal nauseabondo puzzo emanato in questa circostanza dallo scorreggione presidenziale.

Eh sì, perché il peto di fine anno, per antonomasia, resta sempre quello del presidente della repubblica delle banane. E quest’anno è davvero puzzolente forse anche più degli anni scorsi, perché i concetti espressi da Mattarella sono quanto di più ipocrita si possa solo leggere o semplicemente ascoltare. Le veline di regime ci informano con dovizia di particolari che il presidente (naturalmente non eletto dai cittadini ed espressione solo degli intrallazzi e degli inciuci politici di destra e sinistra, giusto solo per ricordare chi e cosa rappresenta) ha parlato innanzitutto di pace, senza però prendere le giuste e doverose distanze dai regimi brutali di stanza in Ucraina e Israele.

Non una sola parola spesa a favore delle popolazioni del Donbass, martoriate da oltre 10 anni di massacri dalla feccia nazistoide di Kiev foraggiata in maniera indegna e vergognosa con armi e denaro (quelli che noi paghiamo sotto forma di profumatissime tasse che ci sono estorte, perché è l’Europa che lo chiede) per interposta procura dalla carogna a stelle e strisce che ancora oggi esporta la democrazia con le bombe. O magari della crudeltà dei criminali sionisti che stanno attuando un vero e proprio Olocausto nei confronti dei palestinesi che, insieme agli israeliani, chiedono solo di poter convivere in santa pace!



L’altro passo che ci ha fatto letteralmente inorridire riguarda il richiamo ai valori (?!) della Costituzione che egli stesso ha violato negli ultimi anni, dando il via libera a quei provvedimenti discriminatori, liberticidi e scandalosi nei confronti di chi non si è voluto far in(o)culare quelli che riterremo per sempre dei “farmaci sperimentali”, i cui effetti avversi a medio/lungo termine sono pressoché ignoti a tutti. Non abbiamo certo dimenticato la vergogna e lo schifo portati consapevolmente avanti da questo regime fra il 2021 e il 2022 quando si è aperta una vera e propria “caccia alle streghe” nei confronti di chi è stato ribattezzato con il nomignolo di “no vax” solo perché non si è voluto prestare a questo infame giochetto con il quale, le istituzioni e uno stuolo di personaggi immondi e dalla dubbia caratura morale, hanno inteso mettere su un ideale rogo, quella fascia di popolazione che aveva legittimamente dei dubbi sull’efficacia di questi intrugli.

Vogliamo solo ricordare a costoro e al presidente Mattarella che si è reso complice di queste vere e proprie aberrazioni, che la stessa carta costituzionale di cui certe anime belle tanto si riempiono la bocca, lascia libertà di scelta a ciascuno di noi. Per non parlare delle norme internazionali come la convenzione di Oviedo che tutelano la dignità umana, in materia di cure sanitarie.

Concetti che questi signori dovrebbero ben conoscere e che, invece, sono stati vigliaccamente messi sotto il tappeto e svenduti come tantissime altre cose, solo perché le lobby farmaceutiche e l’agenda 2030 volta al ridimensionamento della popolazione mondiale, glielo imponevano.

Il pirito presidenziale diventa però sanguigno e assurge alla massima putrefazione, quando viene fuori la buffonata dell’unità itagliana… Già qui, ridiamo per non piangere perché ormai pure le pietre sanno che questo paese, in realtà, è unito solo per imposizione e volere dei padroni del vapore di stanza al di fuori dei confini nazionali e che Nord e Sud, sono espressioni non solo geografiche, ma anche e soprattutto culturali ed economiche ben distinte fra loro.



Nella diversità però ci può essere la chiave di volta per la ricchezza, così come ci insegna la vicina e civile Svizzera, da cui dovremmo attingere a piene mani, per quanto riguarda il modello organizzativo di stato. Ed invece assistiamo a una squallida pantomima, dove se da una melonara, un Renzi o un La Russa qualsiasi è lecito aspettarsi l’esaltazione dell’unità centralista d’itaglia, altrettanto non si può certo dire di un Centinaio o di un Salvini che hanno letteralmente ripudiato e preso a calci i sacri concetti della secessione o del vero federalismo, con il quale – vale la pena ricordarglielo – hanno acquisito consensi quando la Lega Nord, per davvero si batteva per il cambiamento e la libertà. Fino a diventare, una copia mal riuscita dei fratelli, cognati e cugini d’itaglia, espressione dello sfascismo e dello statalismo più sfrenati.

Tutti contenti, da destra e sinistra, perché il potente peto presidenziale li ha accontentati e fatti impazzire di gioia…..peccato, però, che la stragrande maggioranza dei cittadini (quella silenziosa che non si reca alle urne o, se quando lo fa, annulla o lascia la scheda in bianco) sia tutt’altro che d’accordo con lor signori. Peccato che gli indicatori economici parlino di un debito pubblico che il prossimo anno si stima arriverà quasi a 3.000 miliardi di euro, che l’inflazione è ben salda oltre il 6% grazie anche e soprattutto alle assurde sanzioni che hanno imposto alla Russia da quasi due anni a questa parte (ma che stiamo pagando, naturalmente, noi di tasca nostra), che la pressione fiscale è al 50% (ma secondo alcune stime si arriva anche al 60-70% dei redditi percepiti) e che infine il rapporto debito pubblico/PIL arriverà al 140%!

Su quest’ultimo punto, vogliamo solo far capire a chi non lo sapesse che i soldi che ci estorcono in maniera sanguinosa sotto forma di esosissime tasse e che dovrebbero servire a costruire scuole, ospedali, strade e altre infrastrutture pubbliche in realtà vanno ad ingrassare pesantemente i portafogli loro e dello stuolo di parassiti, fannulloni, lavativi, delinquenti, parassiti, pervertiti, pedofili, usurai e assassini che li sostengono, invece di andare a colmare un debito pubblico che erode pesantemente la ricchezza nazionale.



Uno dei parametri del famigerato trattato di Maastricht con il quale siamo stati costretti ad entrare nella moneta unica (senza naturalmente passare per le urne come la logica eppure avrebbe imposto), prevederebbe in realtà un rapporto debito pubblico/PIL non superiore al 60%. Cifra abbondantemente superata e che già da sola, basterebbe ed avanzerebbe per motivare l’uscita da questo micidiale e diabolico consesso monetario europeo, che ha dato il definitivo colpo di grazia alla già di per sé disastrata economia del Sud, che ha sempre campato di assistenzialismo e prebende, senza mai brillare di luce propria attraverso un serio ed efficace programma, mirante al vero sviluppo economico. Diffidiamo da chi oggi sventola di nuovo la bandiera dell’uscita dall’Euro, dal momento che si tratta delle solite operazioni strumentali poste in essere dal regime, al solo scopo di tenere in un alveo ben controllabile un dissenso e una sfiducia che ormai sono sotto gli occhi di tutti!

Ma questa, del resto, è “la loro itaglia” come alcuni di questi parassiti hanno avuto modo di constatare con un’enfasi fuori luogo e a dir poco ridicola, nell’annusare il fetore del potentissimo peto presidenziale fuoriuscito in prime-time e a reti televisive unificate.

Non potrà mai essere, questo, un paese nel quale ci riconosceremo! Un paese dove regnano sovrani ingiustizia, malaffare, sprechi, mancanza di prospettive economiche e sociali serie, servilismo, leccaculismo e obbedienza cieca a logiche che sono contrarie alle esigenze quotidiane di strati sempre più ampi di una popolazione che fa fatica ad arrivare a fine mese.

Dovendosi barcamenare in un contesto che non è affatto adatto per chi vuole campare in maniera onesta e dignitosa. E questo, sicuramente, non certo da oggi…

 

Francesco Montanino

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